Non sempre è facile capire se uno studio dentistico è un buono studio, ma ci sono alcuni particolari che possono aiutarci in questo:
- Accoglienza – una struttura facilmente accessibile, comoda da raggiungere e con parcheggio è il primo biglietto da visita. Persone cordiali e gentili, che sanno metterci a nostro agio anche alla poltrona, ci trasmettono affidabilità. Inoltre, se l’ambiente è ordinato e pulito fin dalla sala d’aspetto, è già un buon segnale di efficienza.
- Illuminazione – si sa che molta luce è indispensabile per vederci bene. Oggi sono disponibili diverse fonti di luce: oltre alle classiche plafoniere al soffitto che illuminano il locale, la lampada del riunito può essere della stessa tipologia delle sale operatorie, e può presentare delle fonti di illuminazione individuali, spesso associate a caschetti ingrandenti.
- Strumenti di ingrandimento – vederci bene permette di fare diagnosi accurate e operare meglio. I sistemi di ingrandimento sono importantissimi soprattutto in fase di visita, nell’endodonzia (devitalizzazioni), nella conservativa (cure dei denti) e nella verifica della congruità protesica, più in generale nelle operazioni in cui è richiesta la massima precisione.
- Attrezzature – dotare lo studio delle migliori attrezzature in commercio, con la massima resa e il minimo impatto su pazienti e ambiente, è indice di attenzione, cura e professionalità, quindi affidabilità.
- Materiali e sterilizzazione – al di là delle apparenze, è importante lo spazio che lo studio dedica a questa pratica obbligatoria, in particolare per la sterilizzazione degli strumenti e dei manipoli, con autoclavi di ultima generazione, utilizzo di materiali monouso e materiali di consumo della massima qualità, impianti certificati.
- Collaboratori – chirurghi, odontoiatri, ortodonzisti, assistenti, di provata esperienza e che operano nello studio da molti anni, fanno pensare ad un ambiente lavorativo positivo e stimolante, dove anche chi lavora si trova bene.
- Esperienza – fondamentale l’esperienza pregressa così come l’aggiornamento continuo del personale medico, non solo perché obbligatorio ma anche e soprattutto per offrire ai propri pazienti sempre tecniche e strumenti all’avanguardia.